Verso la luce
Lumina Design
25 marzo-20 aprile 2023
“Più chiara la luce, più cupa l’oscurità. È impossibile apprezzare correttamente la luce senza conoscere le tenebre”. J-P Sartre.
Il percorso espositivo presentato fa parte di una ricerca sviluppata nel corso degli ultimi tre anni e si snoda in un dialogo tra due poli opposti e complementari: oscurità e luce. L’artista romana elabora una riflessione personale in chiave simbolica che supera il significato occidentale generalmente associato a questa dicotomia.
Scegliendo come fil rouge questo principio di realtà che vede convivere la dualità, Monica Sarandrea permea di una duplice essenza le sue opere su tela e su carta: strato dopo strato tenebre e luce, simboleggiate dalle cromie del nero, del blu, dell’oro scuro e dell’ocra, si contendono lo spazio, intrecciandosi in un armonioso equilibrio dinamico. Il segno che attraversa lo spazio pittorico diventa metafora della mutevolezza e dell’impermanenza, un incessante scorrere del tempo che, dal buio della mente ci porta, attraverso il processo creativo, verso territori inesplorati.
Allo stesso modo la lucentezza delle sculture organiche dialoga con l’oscurità da cui prende origine la materia, in un continuo gioco di trasformazione.
L’artista, modellando e scavando l’argilla ritrova un contatto diretto con la materia e la sua natura primordiale. Tralasciando riferimenti aprioristici alla realtà circostante, alla ricerca di quell’antro misterioso da cui tutto prende origine.
Il richiamo alla filosofia orientale, in particolare al taoismo si traduce in questo percorso in una costante attenzione verso i fenomeni naturali e la complementarietà degli elementi. L’universo, secondo questa dottrina filosofica, è visto come un continuo fondersi di forze che bilanciandosi tra loro danno vita alla totalità del mondo.